31 Luglio 2017: Verso la balena bianca!
Dopo una buona colazione (pensate che Carlo, oltre ad averci ospitato per due giorni, si è pure preoccupato di comperare tante cose da mangiare per colazione appositamente per noi, visto che lui è vegano) ripartiamo riposati e felici in direzione Val D’Orcia! Diversamente dagli altri giorni, qui sapevamo già la nostra meta finale: la famosa balena bianca!!
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La giornata è caldissima, forse la più calda di tutto il viaggio. A mezzogiorno, dopo una lunga salita, crolliamo senza forze in un mezzo collasso dovuto al sole / caldo: per fortuna c’è una fontana in cui facciamo il bagno a lungo per riprenderci.
E’ impossibile proseguire in queste condizioni, e quindi siamo costretti a fermarci nell’unico posto all’ombra che abbiamo trovato nel paesino in cui siamo: una piccola piazzetta che fa da accesso ad alcune case.
Ci sdraiamo pancia all’insù, con i piedi appoggiati al muro di una casa. Poco dopo si apre il balcone del primo piano, giusto giusto sopra di noi e si affaccia un’arzilla novantenne! Non era per nulla preoccupata di avere due ragazzi sdraiati sotto casa sua, anzi, era ben contenta di avere qualcuno con cui parlare un po’.
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Passiamo tutto il pomeriggio così, alternando discorsi con la signora affacciata al balcone ad altri momenti in cui rientrava in casa ed accendeva il televisore a tutto volume.
L’ultima volta che si è affacciata al balcone prima della nostra ripartenza ci ha detto: “Viaggiate, viaggiate il più possibile finché potete. Poi da vecchi avrete tutto il tempo di restare fermi…”
Con queste parole in mente, nel tardo pomeriggio ripartiamo: la strada verso la balena bianca è ancora lunga! Gli ultimi chilometri di strada sono interminabili: lunghissimi rettilinei che a guardarli sembravano in piano, ma in realtà salivano leggermente. Probabilmente una persona normale in bici non se ne sarebbe nemmeno accorta, ma noi con il nostro carretto e i nostri borsoni la sentiamo decisamente!
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Arriviamo a San Filippo che ormai è sera e, senza nemmeno ben capire in che posto siamo, seguiamo il sentierino che si addentra nel bosco e ci immergiamo nelle fantastiche terme naturali.
Sa da uova marcie, ma i nostri muscoli ringraziano: usciamo quasi come nuovi.
La notte la passiamo nel bosco.
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