In bici dal Piave ai Sibillini: giorni 11 e 12

1 Agosto 2017: Lago Trasimeno

Cosa c’è di meglio di un risveglio nel bosco alle 5:00 seguito da bagno nelle calde terme naturali di San Filippo? Un piccolo angolo di paradiso, solo noi, la balena bianca e il silenzio e la pace del bosco nelle prime ore del giorno.

Dopo questo particolare risveglio ripartiamo in direzione lago Trasimeno: l’acqua termale ci ha fatto bene, i muscoli si sono riposati e riusciamo a pedalare velocemente. Affrontiamo la salita verso Chianciano Terme senza troppe difficoltà, e presto capiamo che per mezzogiorno saremo già al lago. Cerchiamo allora in internet un campeggio economico lungo il lago dove passare la notte: ne troviamo subito uno economico che ci conferma di avere posti liberi.
Lungo la strada i cartelli tentano di convincerci a cambiare meta, ma noi imperterriti pedaliamo sotto il sole cocente sognando il lago.

Detto fatto: alle 13 la tenda è già montata e ci cuciniamo una bella pasta (due in realtà, la prima finisce per terra per sbaglio). Decidiamo subito di fermarci due notti in questo campeggio. L’aver viaggiato fino ad ora puntando a spendere poco o nulla si fa sentire: Marco è diventato scheletrico. Approfittiamo allora del bel campeggio per restare due giorni tranquilli a mangiare e recuperare energie.

Nel pomeriggio andiamo in bici al supermercato del paese vicino per fare scorta di cibo (e ci concediamo pure un paio di birre). Questa è la prima volta da quando siam partiti che usiamo le bici senza carretto e senza borsoni e, letteralmente, sembra di volare! Incredibile quanta differenza facciano 20 kg di peso.
La giornata si conclude con un tramonto spettacolare sul lago, accompagnato da Pink Floyd e birretta.
Ci voleva.

2 Agosto 2017: Riposo in campeggio

Giornata all’insegna del relax più totale, con la prima sveglia tardi del viaggio.
Questi due giorni ci sono costati un bel po, tra campeggio e cibo, però prima di affrontare di nuovo gli appennini avevamo bisogno di recuperare qualche kg perso.
Il campeggio poi c ha dato la possibilità di vendere i nostri lavoretti nella piscina: ci abbiamo provato due orette, ma con solo una vendita. Non è l’ambiente giusto questo per raccogliere fondi.
Preferiamo quindi rilassarci anche noi in piscina e prepararci di nuovo alla partenza.

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