29 Luglio 2017: Siena
Ci svegliamo, ed è già una bella cosa. Rassicuriamo subito i nostri amici ai quali avevamo detto, dovendo passare la notte in un parco pubblico, di cercarci se non ci avessero sentiti all’alba.
Chiara tenta di bere dell’acqua dalla bottiglia ma si bagna la maglia. Si gira verso Marco, che scoppia a ridere e fa una foto per mostrarle come fosse la sua faccia: Valeria Marini aveva le labbra meno gonfie di lei.
A quanto pare gli insetti notturni si sono divertiti a beccarla ovunque.
Dopo una notte così cerchiamo già da subito un posto sicuro dove dormire e rilassarci: troviamo in internet un campeggio a Siena che costa poco ed ha pure la piscina!
L’idea di un bagno in piscina ci da la forza di pedalare per tutto il giorno anche con le gambe doloranti.
Abbandoniamo subito l’idea di fare la via Francigena, anche su consiglio di alcuni ciclisti che incontriamo in un paese dove ci siamo fermati a gonfiare le gomme: con un carretto come il nostro sarebbe stato quasi impossibile oltrepassare alcuni passaggi ripidi e stretti.
Poco prima di Siena abbandoniamo anche l’idea del campeggio con la piscina perché veniamo contattati da Carlo, un professore universitario di filosofia appassionato di lunghi viaggi in bici: sembra proprio una persona interessante!
Ci troviamo a dormire a San Rocco a Pili, poco più a sud di Siena, dopo una squisita cena preparata da Carlo e una serata passata a filosofare. Lui è talmente gentile che ci prega di rimanere anche la notte successiva in modo da poter passare la giornata visitando Siena.
Non ci pensiamo troppo e accettiamo.
30 Luglio 2017: Pausa a Siena
Dopo esserci svegliati Carlo ci accompagna fino a Siena in auto e ci indica i punti di maggiore interesse.
E’ bello passare la prima giornata di riposo del nostro viaggio passeggiando per tra i vicoli di questa particolare città che merita di esser vista almeno una volta nella vita.
Senza nemmeno rendercene conto arriva sera e Carlo viene a prenderci nel posto in cui ci aveva lasciati.