Il 26/06/2018 abbiamo avuto la possibilità di incontrare il dr.Miha Krofel all’univeristà di Lubiana (Facoltà biotecnica, dipartimento scienze forestali), che ci ha dato informazioni importanti su studi svolti in Slovenia riguardo lupo, orso e lince.
Attualmente, le stime più robuste parlano di 450/500 orsi, 60 lupi e 6 linci presenti in territorio Sloveno stabilmente. Con le linci ci sono grossi problemi genetici dovuti al numero limitato di esemplari e al conseguente accoppiamento tra familiari. Per tentare di superare questo problema, nel 2019 verranno prelevate 14 linci dai Carpazi per portarle in rinforzo alla limitata popolazione slovena. La popolazione di lupo e orso è invece in continua crescita, anche se rimane concentrata principalmente nell’area meridionale della Slovenia.
Questione di strategia e sensibilizzazione
Fino al 2010 la strategia di limitazione dei danni causati da questi grandi carnivori consisteva nell’abbattimento controllato. Pur diminuendo il numero di esemplari però il numero di danni non diminuiva, quindi si è deciso di cambiare strategia.
La strategia attuale consiste nell’aiutare agricoltori e allevatori non solo fornendo attrezzature per difendersi, aiutandoli quindi economicamente, ma lavorando a stretto contatto con loro per:
- Sensibilizzarli sull’importanza della salvaguardia di queste specie;
- Far capire che proteggendosi adeguatamente i danni possono venire quasi azzerati;
- Aiutarli a capire e applicare le migliori tecniche di difesa.
Se, nonostante l’installazione delle protezioni, dovessero permanere danni sistematici è utile dargli maggiore supporto anche con l’utilizzo di videocamere notturne, per capire la reale causa del problema e come affrontarla.
Problematiche infrastrutturali
Le grandi opere umane creano spesso grossi impatti agli animali. In Slovenia il problema principale è l’autostrada E61 che collega Postumia all’Austria, separando totalmente l’area Nord Ovest dal resto dello Stato, impedendo alla grande popolazione centro-meridionale di spostarsi verso le Alpi.
Servirebbero maggiori ponti verdi, che ridurrebbero anche il numero di incidenti automombilistici con lupo, orso e altri animali in generale.
A questo proposito, la sera successiva all’incontro con Miha, mentre ci stavamo riposando lungo un fiume nei pressi di Tržič, ci avvicina un signore della zona accompagnato dai suoi tre figli. Chiedendogli qualche informazione su lupo e orso, ci racconta che, proprio l’anno precedente, nell’autostrada che passa per il paese un cucciolo di orso è stato investito mentre cercava di attraversare. Le forze dell’ordine intervenute sapevano che molto probabilmente la madre sarebbe andata in cerca del figlio, mettendosi quindi a sua volta in pericolo. Hanno cercato in tutti i modi di intercettarla, ma purtroppo anche lei è stata investita sullo stesso tratto di autostrada.
Una intera famiglia distrutta a causa dell’uomo.
Sentimento generale
Dagli ultimi sondaggi la popolazione media e i cacciatori vedono in modo molto positivo la presenza e la salvaguardia di lupo e orso. Con i cacciatori questo è possibile anche grazie alla grande collaborazione che si è instaurata durante i numerosi progetti negli anni passati. I cacciatori sono i primi a voler tutelare l’ambiente naturale.
Inoltre, in Slovenia sono presenti numerosissimi punti in cui viene fornita alimentazione agli orsi, spesso proprio da parte dei cacciatori. Questo permette di contribuire a ridurre i danni, fornendo parte dell’alimentazione di cui ha bisogno senza che debba cercare di introdursi in terreni coltivati o allevamenti privati ma soprattutto di sfruttare questi punti di alimentazione come facili luoghi di avvistamento, appostandosi sulle torri di osservazione dei cacciatori. Sta nascendo quindi anche il lato “turistico” della salvaguardia: i cacciatori, anzichè uccidere gli orsi, diventano guide che accompagnano i turisti a vederli.
Il sentimento resta più negativo tra agricoltori e allevatori, specie in quei luoghi dove ancora non si è riusciti a proteggersi in modo adeguato.
Dalla Slovenia all’Italia – La storia del lupo Slavc
Questo è il percorso, tracciato dal collare GPS, dello spostamento del lupo “Slavc”. La dimensione del suo ambiente domestico quando viveva in Slovenia era 442 km2. Durante la dispersione ha poi superato i 1000 km2, per poi stabilirsi nella regione della Lessinia in Italia con un area stata stimata a 117 km2.
Questo rappresenta un avvenimento importante, in quanto il lupo ha compiuto spontaneamente questa migrazione, andando quindi a ricongiungere senza nessun intervento umano la popolazione dinarica alla popolazione italiana che erano rimaste separate per centinaia di anni.
2 risposte
Sono un sacco curioso dei punti di alimentazione per orsi. Sapete chi li gestisce, se ci sono regolamentazioni dello stato, se gli orsi si nutrono in presenza dell’uomo?
Scusa le troppe domande ahahah
È una gestione mai sentita e mi ha impressionato. Sapreste per caso dirmi se altri paesi la adottano?
P.S. bellissimo progetto il vostro! Inizierò a seguirvi affascinato! Vi ha fatto pubblicità Willy di Zoosplarkle!
Per ora ne abbiamo sentito parlare solo in Slovenia, ma non escludiamo che altri Stati la utilizzino. Non ci sono prove scientifiche che dimostrino che questa strategia riduce i danni causati dagli orsi (l’alimentazione integrativa non copre il fabbisogno degli orsi, che comunque continuano a procacciarsi il cibo). Di sicuro serve però ad aiutare a controllarli e ad instaurare un buon rapporto con i cacciatori. Sono proprio loro di fatti ad occuparsi di questo: i punti di alimentazione sono vicino alle torri di osservazione dei cacciatori, che in questo caso non vengono utilizzate per la caccia ma semplicemente per accompagnare persone ad osservare in un luogo sicuro questi bellissimi animali.