Giorno 1: km0
Il contachilometri del van Amadeus, nome dato dall’omonimo locale che ci ha supportato sin dal viaggio dello scorso anno “Dal Piave ai Sibillini”, segna 44478Km quando finalmente viene messo in moto da Sernaglia della Battaglia per dare inizio a questo grande viaggio.
Partiamo in ritardo di tre giorni rispetto a quanto avevamo deciso in accordo con il WWF. Il motivo? Il nostro frigo ha deciso di rompersi proprio la mattina della partenza. Essendo un venerdì, nonostante decine di telefonate, non siamo riusciti a trovare nessuno che ce lo riparasse subito. Il lunedì 18/06/2018 decidiamo comunque di partire, anche se non siamo ancora riusciti a riparare il frigo.
La nostra ultima speranza è un signore a San Michele al Tagliamento che al telefono ci ha dato subito molta fiducia: sembra proprio in gamba, uno che conosce davvero il suo mestiere. Partiamo quindi in questa direzione, anche se il destino continua a darci strani segnali. Sembra quasi voglia dirci di aspettare, che non è ancora il momento di partire: prima con la rottura del frigo, ora facendoci incontrare lungo i primi chilometri diverse auto guaste ferme lungo la strada. Infine, come ciliegina sulla torta, a Sacile sbagliamo direzione ad un incrocio e imbocchiamo l’autostrada (che essendo a pagamento proprio non volevamo fare) in direzione opposta a quella in cui dovevamo andare!!
Spendiamo così i primi 1,60€ di questo viaggio. Non ci facciamo però demoralizzare: magari il destino vuole solo farci arrivare un po’ più tardi per permetterci di incontrare le persone giuste.
Alle 18:00 incontriamo il signore che ci aveva dato speranza di riparare il frigo al telefono. Lo guarda qualche minuto, lo prova, e poi: “Si, lo posso sistemare!”. Non ci sembrava vero. Dopo decine di telefonate finalmente la persona giusta!
E’ un lavoro lungo, che impegna Maurizio (così si chiama il nostro salvatore) per diverse ore. Ma è un piacere restare li a parlare con lui e con sua moglie: sono anche loro grandi viaggiatori, e hanno un camper pure loro!
Alle 22:00 finalmente il frigo funziona!! Li ringraziamo, li salutiamo, e percorriamo gli ultimi km fino a Bibione. Abbiamo deciso di dormire qui in un tranquillo parcheggio utilizzato anche da altri camper in modo da poterci rilassare al mare il giorno dopo. Le ultime due settimane prima della partenza ci hanno tolto tutte le energie.
Giorni 2 e 3: iniziamo a capire la vita in van
Nella vita in van senza un lavoro è importante darsi dei ritmi, per non finire con lo sprecare le giornate: anche perché di cose da fare ce ne sono davvero molte! E poi, ogni cosa fatta in van richiede molto più tempo della stessa cosa fatta in casa. Ad esempio, vuoi prendere il barattolo di sugo per fare la pasta? Probabilmente devi perdere 5 minuti a svuotare tutto il ripiano perché il vasetto che serve a te è proprio l’ultimo in fondo (e per chi non ha mai visto i ripiani di un van lo invito a venire a vedere il nostro al ritorno).
Comunque, noi abbiamo deciso di seguire il ritmo del sole, svegliandoci appena fa chiaro e andando a dormire appena fa scuro. Attualmente quindi ci svegliamo alle 5.30/6.00 e andiamo a dormire alle 22.00.
La mattina presto è bellissima anche in un posto come Bibione: la spiaggia è deserta. Dopo la colazione corriamo quindi in spiaggia per fare un po’ di acro yoga. Il resto della giornata passa velocemente tra preparazione dei pasti, montaggio del video che abbiamo deciso di pubblicare con cadenza settimanale su youtube, giri in bicicletta e bagni nel mare.
E’ incredibile come le 16 ore in cui siamo svegli siano comunque riempite da mille cose da fare, pur non avendo un lavoro. La nostra paura era quella di finire per annoiarci, e invece continuiamo ad avere sempre troppe cose da fare e a doverne rimandare molte al giorno dopo.
La mattina del terzo giorno capita un altro piccolo imprevisto: la cucina a gasolio non si accende più! Ci vuole quasi un ora per capire il problema e riuscire a risolverlo. Era semplicemente andata in blocco a causa di un picco di bassa tensione (il pannello fotovoltaico era in ombra). La procedura per sbloccarla non era così intuitiva però, e abbiamo dovuto cercare parecchio in internet per trovarla.
Decidiamo di spostarci con il van nelle ore più calde delle giornate, dove faremmo fatica a fare altre cose. Subito dopo pranzo ci mettiamo quindi in marcia verso la nostra prossima meta. Un amico difatti ci ha consigliato un posto bellissimo, nel nord dell’Istria, dove possiamo stare tranquilli.
Noi ci arriviamo proprio nel momento migliore della giornata, al tramonto. Restiamo senza parole: è davvero questa la nostra casa per i prossimi giorni?